L’inverno fu la mia stagione – 1973

La poesia di Marisa Giaroli Fornaciari è molto umana dotata in genere, di calda tonalità, spesso delicata: squisitamente femminilmente delicata.
La tematica sa essere suggestiva. La forma, spesso prorompente, risente qua e là dell’impeto del sentimento. Nelle altre forma e contenuto sono felicemente coniugati
Dott. Elio Palmieri , Ispettore Scolastico

L'inverno fu la mia stagione
L’inverno fu la mia stagione

Una sensibilità chiara, un occhio interiore instancabile, una vena intessuta d’interessi intimisti, questa la caratteristica della lirica di Marisa Giaroli Fornaciari. Poiché davvero di strumenti antichi ci si può ricordare ascoltando i temi di questo canto così sommesso e familiare, ove la vita scorre tra i richiami di sempre, amore, festa, abbandono dei sensi mistero del donarsi e del ricevere, consapevole dolore e accettazione dei limiti della condizione umana.
I toni pastello su sfumati paesaggi, quelli di una fantasia che trova in sé il miglior ambiente tutto racchiuso in una femminilità delicata, armoniosa, fanno di “L’Inverno fu la mia stagione” una voce suadente, amica universale.
Prof.ssa Ileana Gianferrari, agosto 1973

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