Marisa Giaroli è nata a Reggio Emilia, dove attualmente risiede, è l’autrice di “Grazia. Il segreto di una donna”. Non è la prima storia che porta ai lettori, pubblicati in anni precedenti sette romanzi, ai suoi scritti si aggiungono sei raccolte di liriche.
Una storia che si muove tra i diversi tempi, passato, presente e forse anche futuro, la vita di Grazia una donna medico, specializzata in pediatria e residente a Parma. Il lettore si sposta con lei e i suoi parenti dal sud al nord dello stivale, recandosi spesso nelle terre della Calabria, a Pianauliveto, dove la famiglia da parte del padre da decenni vive. Nella descrizione dei diversi luoghi e paesaggi si compiono salti nel passato, vengono raccontati in modo attento gli avvenimenti più significativi e i vissuti dei vari componenti della famiglia di Grazia, creando una rete di storie in cui inserire quella della protagonista, la quale porta con sé un segreto. Il filo rosso che collega le diverse fasi della sua vita, oltre ad essere un segreto è un trauma, vissuto da Grazia quando ancora era piccola. Il racconto si apre in Calabria, dove la protagonista racconta in prima persona di essere tornata per il funerale dello zio Ermes, non uno zio qualunque, ma una figura centrale del romanzo, che l’ha portata durante l’arco della vita a mettersi in discussione e a intraprendere un percorso personale. È una storia di distanze non solo spazio temporali, silenzi apparentemente incolmabili tra chi convive da anni, dettati da incomprensioni, spesso modi diversi di intendere la vita e di rapportarsi ad essa. La psiche è al centro, eventi rimossi, paure, reazioni non controllabili e incomprensibili emergono tra le pagine, dietro ad ogni persona in questo romanzo si cela un passato spesso sconosciuto a molti, si comprende che nessun comportamento è dettato dal caso. Il romanzo trova la sua profondità nella descrizione delle emozioni più intense, tanto da permettere al lettore di immedesimarsi. Grazia, con il passare degli anni, anche attraverso il supporto psicologico di un professionista, scopre di stare nascondendo l’accaduto per prima a sé stessa. Alla ricerca costante di una serenità interiore si accorge di non potercela fare da sola, di dover chiedere aiuto. Per questo motivo il romanzo dimostra di essere attuale, assumendosi la responsabilità di portare alla luce la tematica del dolore, dandogli dignità.
Giulia Zirotti
(Gazzetta di Reggio, aprile2023)