L’amore e le scelte di una madre nella nuova opera di Marisa Giaroli

AMORE e passione sono sentimenti universali che  però possono trovare tante diverse espressioni: La scrittrice reggiana Marisa Giaroli in ogni suo libro ne individua una diversa. Per la sua ultima fatica, La Scala di Giacobbe, edizioni Albatros, all’autrice è stato attribuito il Resto-Carlino-Scala-Giacobbsecondo premio al concorso letterario internazionale ” Premio San Valentino” patrocinato dalla Regione Umbria e da provincia e Comune di Terni. Il ” segreto” narrativo di Marisa Giaroli sta nel tema base sempre intrigante dell’opera sul quale la scrittrice elabora puntualmente una serie di riflessioni che vanno molto oltre il ‘leitmotiv’: La narratrice reggiana affronta nel nuovo libro i sentimenti di una mamma costretta a suo malgrado a scegliere il convento per evitare l’arresto per omicidio. La donna comincia così a salire i gradini diuna scala, ‘La scala di Giacobbe’, attraverso la quale le persone consacrate sono chiamate ad aiutare l’uomo a ritrovare Dio.

Dalla passione carnale, sempre affrontata da Giaroli con realismo ma anche con stile ed eleganza, alla sofferta vocazione il passaggio è graduale e ricco di flashback che imprimono come di consueto alla narrazione il ritmo della sceneggiatura. La scrittrice dapprima strizza l’occhio al lettore cimentandosi nel poliziesco, poi lo accompagna via via in tematiche sempre

più profonde.
La più bella pagina del romanzo è rappresentata dal colloquio tra la monaca e un presuntuoso cardinale, colloquio doppiamente vincente per la protagonista perché il prelato finirà per  chiederle perdono e perché da qui inizia il cammino che la porta ad essere nominata madre generale del suo ordine.
Bruno Cancellieri

(Il Resto del Carlino, sabato 16 luglio 2011)

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